Cosa Visitare e fare sui colli Piacentini ?

È un territorio straordinario da esplorare tra storia e passeggiate nella natura, da assaporare attraverso la cucina piacentina genuina e legata alla terra, da vivere immersi nella sua pace e bellezza.
A pochi minuti da Castell’Arquato e a un’ora da Milano.

Qui di seguito qualche suggerimento per i vostri weekend sui colli piacentini.

La Val d'Arda

La Val d’Arda è attraversata da sud verso nord dal torrente Arda e confina ad est con la provincia di Parma, ad ovest con la Val Nure ed è delimitata a nord dal fiume Po.

Il territorio attraversato dalla Val d’Arda include altre otto valli minori che prendo il nome dai rispettivi corsi d’acqua che le attraversano: Val Riglio, Val Vezzeno, Val Chero, Val Segola, Val Chiavenna, Val d’Ongina e Val Stirone e la Val Borla.

Le montagne

Il paesaggio montano appenninico dell’alta Val d’Arda si distingue per l’apprezzabile panorama naturalistico contraddistinto da estesi pascoli e praterie popolate da mucche e cavalli allo stato brado.
I monti Menegosa e Lama, dalle cui pendici nasce il torrente Arda, sono meta di escursionisti ed appassionati di Trekking.
Centro naturalistico della zona è poi il Parco Provinciale del Monte Moria dove crescono rigogliosi boschi secolari.

I Parchi

Centro naturalistico della zona è il Parco Provinciale del Monte Moria dove crescono rigogliosi boschi secolari.
A seguito dei numerosi ritrovamenti fossili in Val d’Arda nelle zone di Vernasca, Lugagnano, Castell’Arquato, Carpaneto e Gropparello, nel 1995 è stata creata la Riserva naturale del Piacenziano.
La riserva si estende su una superficie di trecentoquarantacinque ettari ed è stata istituita a tutela degli affioramenti di rocce sedimentarie risalenti ad un periodo compreso tra 1,6 e 5 milioni di anni fa.
Ad est di Vernasca si trova invece il Parco regionale dello Stirone formato da piccoli canyon creati dall’erosione del torrente con le stratificazioni argillose e fossili tipiche della zona.

I Castelli

A testimonianza tangibile dell’importanza strategica svolta dalla Val d’Arda nel corso dei secoli, ancora oggi ci rimangono numerosi castelli: il castello di Vigoleno, il castello di Gropparello, la rocca Viscontea a Castell’Arquato, il castello di San Pietro in Cerro, la Rocca Pallavicino a Monticelli d’Ongina.
La principale attrazione turistica della valle è il borgo medioevale di Castell’Arquato un vero gioiello architettonico del passato adagiato in posizione dominante su di una amena collina ricoperta da rigogliosi vigneti.

I dintorni

In Val Chero è ubicato l’importante sito archeologico di Veleia Romana risalente al primo secolo avanti Cristo.
Nella sua parte pianeggiante la Val d’Arda è attraversata dall’antica via Emilia e lungo il suo percorso si incontra il paese di Roveleto di Cadeo con un bel santuario dedicato alla Beata Vergine del Carmelo costruito nel 1696.
A Fiorenzuola si trova la Collegiata di San Fiorenzo del 1273 mentre a Chiaravalle è stata fondata da Bernardo di Clairvaux nel 1135 una splendida abbazia cistercense.
Ne fanno parte una notevole basilica ed un bel chiostro del quattordicesimo secolo con colonnato in marmo rosa veronese. L’abbazia era tappa importante per i pellegrini che durante il medioevo transitavano lungo la via Francigena.
Nel comune di Cortemaggiore sono degne di nota la Collegiata di Santa Maria delle Grazie e la chiesa della Santissima Annunziata.

La gastronomia

Le specialità gastronomiche nelle zone di montagna della Val d’Arda sono gli anolini al formaggio e le tagliatelle ai funghi porcini tra i primi, la polenta di farina di castagne ed il brasato di cinghiale tra i secondi.
Rinomata la produzione locale di miele.
Nelle zone di pianura sono molto ricercati i formaggi dop provolone e grana padano, mentre costituiscono una delle eccellenze della provincia i salumi di Carpaneto: coppa, salame e pancetta.
Lungo il fiume Po vanno per la maggiore i ravioli di zucca, i pesciolini fritti marinati nell’aceto le rane fritte e l’anguilla marinata. Tra i dolci segnaliamo la sbrisolona e le crostate di ciliegie.
Da assaggiare gli amari prodotti nell’abbazia di Chiaravalle.

COSA VISITARE ?

Scopri la Val d’Arda

E’ un territorio bellissimo da esplorare, che offre davvero molti punti di interesse naturalistico, storico e ovviamente enogastronomico.

Qui di seguito qualche suggerimento per i vostri weekend sui colli piacentini.

La Val d'Arda

La Val d’Arda è attraversata da sud verso nord dal torrente Arda e confina ad est con la provincia di Parma, ad ovest con la Val Nure ed è delimitata a nord dal fiume Po.

Il territorio attraversato dalla Val d’Arda include altre otto valli minori che prendo il nome dai rispettivi corsi d’acqua che le attraversano: Val Riglio, Val Vezzeno, Val Chero, Val Segola, Val Chiavenna, Val Ongina Val Stirane e la Val Borla.

Le montagne

Il paesaggio montano appenninico dell’alta Val d’Arda si distingue per l’apprezzabile panorama naturalistico contraddistinto da estesi pascoli e praterie popolate da mucche e cavalli allo stato brado.
I monti Menegosa e Lama, dalle cui pendici nasce il torrente Arda, sono meta di escursionisti ed appassionati di Trekking.
Centro naturalistico della zona è poi il Parco Provinciale del Monte Moria dove crescono rigogliosi boschi secolari.

I Parchi

Centro naturalistico della zona è il Parco Provinciale del Monte Moria dove crescono rigogliosi boschi secolari.
A seguito dei numerosi ritrovamenti fossili in Val d’Arda nelle zone di Vernasca, Lugagnano, Castell’Arquato, Carpaneto e Gropparello, nel 1995 è stata creata la Riserva naturale del Piacenziano.
La riserva si estende su una superficie di trecentoquarantacinque ettari ed è stata istituita a tutela degli affioramenti di rocce sedimentarie risalenti ad un periodo compreso tra 1,6 e 5 milioni di anni fa.
Ad est di Vernasca si trova invece il Parco regionale dello Stirone formato da piccoli canyon creati dall’erosione del torrente con le stratificazioni argillose e fossili tipiche della zona.

I Castelli

A testimonianza tangibile dell’importanza strategica svolta dalla Val d’Arda nel corso dei secoli, ancora oggi ci rimangono numerosi castelli: il castello di Vigoleno, il castello di Gropparello, la rocca Viscontea a Castell’Arquato, il castello di San Pietro in Cerro, la Rocca Pallavicino a Monticelli d’Ongina.
La principale attrazione turistica della valle è il borgo medioevale di Castell’Arquato un vero gioiello architettonico del passato adagiato in posizione dominante su di una amena collina ricoperta da rigogliosi vigneti.

I dintorni

In Val Chero è ubicato l’importante sito archeologico di Veleia Romana risalente al primo secolo avanti Cristo.
Nella sua parte pianeggiante la Val d’Arda è attraversata dall’antica via Emilia e lungo il suo percorso si incontra il paese di Roveleto di Cadeo con un bel santuario dedicato alla Beata Vergine del Carmelo costruito nel 1696.
A Fiorenzuola si trova la Collegiata di San Fiorenzo del 1273 mentre a Chiaravalle è stata fondata da Bernardo di Clairvaux nel 1135 una splendida abbazia cistercense.
Ne fanno parte una notevole basilica ed un bel chiostro del quattordicesimo secolo con colonnato in marmo rosa veronese. L’abbazia era tappa importante per i pellegrini che durante il medioevo transitavano lungo la via Francigena.
Nel comune di Cortemaggiore sono degne di nota la Collegiata di Santa Maria delle Grazie e la chiesa della Santissima Annunziata.

La gastronomia

Le specialità gastronomiche nelle zone di montagna della Val d’Arda sono gli anolini al formaggio e le tagliatelle ai funghi porcini tra i primi, la polenta di farina di castagne ed il brasato di cinghiale tra i secondi.
Rinomata la produzione locale di miele.
Nelle zone di pianura sono molto ricercati i formaggi dop provolone e grana padano, mentre costituiscono una delle eccellenze della provincia i salumi di Carpaneto: coppa, salame e pancetta.
Lungo il fiume Po vanno per la maggiore i ravioli di zucca, i pesciolini fritti marinati nell’aceto le rane fritte e l’anguilla marinata. Tra i dolci segnaliamo la sbrisolona e le crostate di ciliegie.
Da assaggiare gli amari prodotti nell’abbazia di Chiaravalle.